QeC ERAN Newsflash - Issue 5 December, 2009 |
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Approfondimento Utilizzare la creatività come strumento per la coesione economica e sociale L’Anno Europeo della creatività e dell’innovazione 2009 si è concluso in un ripensamento generale di quello che la creatività e l’innovazione significhino e del modo in cui contribuiscono allo sviluppo economico e sociale dell’Europa. Il recente studio “The Economy of Culture” (KEA) è stato il primo a misurare l’impatto economico diretto delle industrie culturali e creative ed i vantaggi indiretti per le regioni e le imprese dell’UE. Esso ha illustrato in modo chiaro il potenziale sfaccettato del settore culturale: nel 2004, 5,8 milioni di persone nell’allora UE 25 erano impiegate in questo settore (3.1% della popolazione occupata dell’UE 25); mentre il settore ha rappresentato il 2,6% del PIL dell’UE, pari a 654 miliardi di euro. Lo stesso studio ha inoltre spiegato che la funzione economica della cultura è estremamente rilevante a livello regionale/locale, in quanto la cultura fa da traino all’emergere di poli creativi e allo sviluppo locale. Un nuovo studio sull’impatto della cultura sulla creatività (KEA) esplora i nessi ancora ampiamente sottostimati tra cultura e creatività, innovazione e l’economia in senso più ampio. La nuova analisi dell’impatto regionale delle maggiori sfide che l’Europa sta affrontando denominata “Regions 2020” afferma che “la capacità di sviluppare nuove idee e trasformarle in prodotti e servizi innovativi è essenziale per lo sviluppo”. In modo creativo ed innovativo, è fondamentale combinare politiche ambientali, energetiche, sociali, di sviluppo economico, educative, dell’innovazione e culturali per affrontare le sfide future. Basandosi sul bisogno di incrementare l’attrattività regionale attraverso l’industria culturale e creativa, la Commissione ha organizzato un seminario chiamato “La cultura nello sviluppo locale e regionale”, tenutosi l’11 novembre scorso, che farà parte di uno studio sullo stesso tema. Insieme all’ERICarts Institute e al Center for Strategy and Evaluation Service, si sta conducendo uno studio per la Commissione Europea sul contributo della cultura allo sviluppo locale e regionale all’interno della Politica europea di coesione. Le conclusioni del seminario hanno evidenziato l’importanza di mantenere le regioni attraenti, utilizzando la cultura per definire nuove competenze, consentire alle persone di fare la differenza nelle economie locali ed affrontare gli obiettivi di coesione sociale. Per fare ciò, promuovere la costruzione di reti è essenziale, poiché consente di creare settori di industrie creative di piccole o medie dimensioni per fare impresa. Lo scambio di esperienze è inoltre molto importante e dovrebbe essere fornita assistenza per accedere ai Fondi strutturali. L’importanza del settore ICT e delle telecomunicazioni ha bisogno di essere enfatizzata, a causa del loro ruolo fondamentale nella costruzione di valore e capitale sociale. Nuova Europa, vecchi stereotipi Il 2009 ha visto grandi cambiamenti all’interno delle Istituzioni comunitarie: innanzitutto – in giugno – l’elezione del Parlamento Europeo e l’insediamento di una nuova Commissione Europea ed ora, in seguito alla recente adozione del Trattato di Lisbona, la creazione di nuove cariche come quella del Presidente del Consiglio europeo (che sostituirà l’attuale sistema della rotazione semestrale) e dell’Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune. In questo contesto, la mancanza di rappresentanza femminile nella vita politica e sociale sia a livello europeo che nazionale è diventato un tema urgente da affrontare. Le donne rappresentano il 51,2% della popolazione europea; nonostante ciò, sono sottorappresentate nella politica come nell’impresa. A livello nazionale, solo 10 dei 27 Stati membri superano la media europea del 25,2% di donne al governo e del 23.94% in Parlamento. Nelle Istituzioni europee la situazione non è migliore; sia nel Parlamento Europeo che nella Commissione Europea le donne sono sottorappresentate. Tra le diverse azioni intraprese per aumentare la consapevolezza su questa importante questione, la Fondazione Robert Schuman ha organizzato un incontro il 19 novembre 2009 nel quadro del progetto "Donne in Europa: raggiungendo la parità", che la fondazione sta portando avanti insieme a cinque organizzazioni partner provenienti da cinque diversi paesi europei (FAES, l’Istituto Karamanlis, l’associazione Ano Pro Evropu, l’Associazione per le Pari Opportunità, la Fondazione Ithaka) e con il sostegno del programma europeo “Europa per i cittadini”. Durante l’incontro di Donne in Europa, a cui QeC-ERAN ha partecipato, tre diversi gruppi di esperti hanno discusso e condiviso idee sulle ragioni della sottorappresentanza delle donne e le sue possibili soluzioni. Tra i relatori vi erano la Vice-presidente della Commissione Europea Margot Wallström ed il Commissario Europeo per l’occupazione, gli affari sociali e pari opportunità Vladimír Špidla. “La discriminazione contro le donne è tutt’ora praticata in Europa, dall’accesso ridotto alle posizioni di leadership, fino alle differenze retributive, pari complessivamente al 17% rispetto agli uomini”, ha affermato la Vice-Presidente Wallström, che ha in seguito sottolineato come rimuovere le differenze di genere è vitale per migliorare gli standard di vita, combattere la povertà ed incrementare la crescita economica; per queste ragioni è importante creare le condizioni concrete per evitare che la vita familiare limiti maggiormente le prospettive di carriera alle donne rispetto agli uomini. Il Commissario Špidla ha parlato dei limiti che le donne incontrano sia nel settore privato che in quello pubblico. Parlando della sottorappresentanza nella vita politica, ha indicato come uno dei maggiori problemi del sistema europeo è l’inesistenza di limiti ai mandati consecutivi, che comporta che nei 2/3 dei casi siano sempre le stesse persone ad essere elette, lasciando un margine ristretto per il rinnovamento della vita politica e l’entrata in campo di nuovi volti, in particolare femminili. Il settore privato non si sta comportando meglio, se si considera che solo il 3% delle imprese quotate in Europa è guidato da donne e che solo l’11% di esse ha donne nel Consiglio di amministrazione. Per maggiori informazioni:www.femmesparite.eu Aggiornamenti sui Progetti Active Age: nuovi strumenti per lo sviluppo dei Piani d’azione locale Il progetto Urbact II Active-AGE sta entrando nella fase successiva e si concentrerà sulla sottotematica «Età ed assistenza». La fase di implementazione è completata ed i partner stanno ora lavorando alla preparazione del loro primo Piano d’azione locale sul tema “Età ed economia”. Per fare ciò, è stato organizzato un programma online transnazionale. Esso è consistito in due incontri online ed alcuni incontri bilaterali online tra l’esperto tematico e ciascuno dei gruppi di apprendimento attivo per facilitare la conclusione del Piano d’azione locale. Per maggiori informazioni potete contattare: mebragaglia@qec-eran.org Forum locali per lo sviluppo della democrazia partecipativa: nuovi seminari per i partner Il progetto Diritti Fondamentali per lo sviluppo della democrazia partecipativa è entrato in una nuova fase. Dati i risultati ed i feedback positivi delle azioni precedenti, il progetto attualmente mira a combinare la partecipazione attiva con nuovi social network come Twitter. In conseguenza di ciò, si è tenuta una sessione di formazione lo scorso 21 novembre sotto la supervisione della signora Sian, esperta britannica di social network. WEED: corso di formazione sui fondi UE per il microcredito Il progetto WEED ha recentemente pubblicato un rapporto intitolato “Sviluppare un’agenda urbana per l’imprenditorialità femminile durante la crisi economica”. Il rapporto è il risultato del seminario di scambio transnazionale che si è tenuto dal 3 al 6 settembre 2009 a Celje (Slovenia). Per maggiori informazioni potete contattare: Annachiara Pecchini apecchini@qec-eran.org
Building Healthy Communities: indicatori e criteri per uno sviluppo urbano sano e sostenibile Il progetto BHC ha da poco pubblicato un rapporto su “Indicatori e criteri per uno sviluppo urbano sano e sostenibile”. Il rapporto è uno dei primi esiti concreti della rete in seguito al seminario transnazionale che si è tenuto dall’8 al 9 giugno 2009 a Łódź (Polonia). L’esperto tematico della rete ha illustrato il processo per la definizione di indicatori legati a salute e qualità della vita nella città ed ha sintetizzato le principali conclusioni del seminario di Łódź. Inoltre, al documento è stato allegato un glossario per chiarire ulteriormente i contenuti degli strumenti, che rappresentano il principale prodotto dell’incontro. Il rapporto è scaricabile nel minisito del progetto. Le date per il secondo seminario transnazionale sono attualmente fissate per il 3-6 marzo 2010 e la sede a Torino. Il tema del seminario sarà “Stili di vita sani e sostenibili”. Per maggiori informazioni potete contattare: Isabella Haaf isabellahaaf@qec-eran.org ESIP – Il progetto Laps and Raps in conclusione I membri del Consiglio di ESIP si sono incontrati a Bruxelles il 2 dicembre 2009 in occasione dell’incontro finale del Comitato di pilotaggio del progetto Laps and Raps II. Il dibattito è ruotato intorno alla conclusione del progetto Laps and Raps II ed ai preparativi per il rapporto finale del progetto, che sarà pubblicato nel febbraio 2010. In un dibattito a parte, i membri del Consiglio di ESIP hanno discusso delle possibilità di finanziamento per ESIP nel 2010, in particolare della possibilità di partecipare all’attività transnazionale del Fondo Sociale Europeo. Per quanto riguardare la proposta di trasferimento dell’ufficio in Polonia, il membro slovacco del Consiglio sta ancora discutendo con i membri finanziatori slovacchi della modifica degli statuti di ESIP che consentirebbe il trasferimento in un altro paese. Per maggiori informazioni su ESIP potete visitare il sito Internet di ESIP website e/o contattare: Isabella Haaf isabellahaaf@qec-eran.org Nuova rete URBACT sull’integrazione della popolazione Rom QeC ERAN è coinvolta in un nuovo progetto che istituirà una rete tra 8-10 città sul tema dell’integrazione dei Rom. La rete avrà come capofila la città di Budapest (Ungheria). Il primo incontro del Comitato di pilotaggio si terrà a Budapest dal 7 al 9 gennaio 2010. Qec-ERAN sta avviando un nuovo progetto nel quadro del programma INTI, che sarà coordinato da un nostro membro, il Comune di Amadora (Portogallo). Il progetto “Healthy and Wealthy Together” istituirà una rete di scambio tematico di attori pubblici e privati locali che lavorano con o per i migranti sul tema salute e povertà. Parteciperanno al progetto otto differenti paesi, rappresentati da associazioni di migranti e professionisti in campo sanitario; i rappresentanti politici locali sono tutti interessati a condividere esperienze e buone prassi su salute e povertà. Per maggiori informazioni potete contattare Giulia Cantaluppi: g.cantaluppi@que-eran.org Notizie dalle Istituzioni Europee e Pubblicazioni 9 europei su 10 vogliono un’azione urgente sulla povertà Il 73% degli europei considera la povertà un problema diffuse nel proprio paese, mentre l’89% vuole azioni urgenti da parte del proprio governo per affrontare il problema. Questi sono i risultati più importanti di una nuova indagine di Eurobarometrosugli atteggiamenti nei confronti di povertà ed esclusione sociale, presentata dalla Commissione Europea il 27ottobre 2009 . Per saperne di più
Špidla: “L’innovazione sociale” necessaria per far ripartire l’economia Colpiti dalla crisi economica, i mercati del lavoro europei possono trovare un nuovo dinamismo attraverso l’innovazione sociale, ha affermato Vladimir Špidla, Commissario europeo per l’occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità, in un’intervista rilasciata ad EurActiv. Accedere all’intervista Pubblicazione della Comunicazione della Commissione sulle disuguaglianze sanitarie La Commissione presenta il pacchetto sull’allargamento del 2009 La Commissione Europea ha presentato la propria strategia annuale di allargamento il 14 ottobre scorso, insieme ai rapporti sui progressi fatti in relazione ai tre Paesi candidati (Croazia, Turchia e Repubblica Ex Jugoslava di Macedonia), e candidati potenziali (Bosnia ed Herzegovina, Serbia, Montenegro, Albania e Kosovo). Maggiori informazioni Reso pubblico il Programma di Stoccolma La Presidenza svedese dell’Unione Europea ha presentato il 16 ottobre scorso la prima bozza del Programma di Stoccolma per il periodo 2010-2014. Maggiori informazioni La Commissione adotta proposte per emendare due normative riguardanti il Sistema comune europeo di asilo Il 21 ottobre scorso, la Commissione Europea ha adottato delle proposte per emendare due normative esistenti riguardanti il Sistema comune europeo di asilo: la direttiva sulla qualifica e lo status delle persone bisognose di protezione internazionale e la Direttiva sulle procedure di asilo.. Maggiori informazioni ed accesso a Dichiarazione del Consiglio riguardante la proposta emendata per la Direttiva sulle procedure di asilo e la Direttiva sulle qualifiche Eurochild: la leadership dell’UE sulla povertà infantile è ora più importante che mai Un bambino europeo su cinque vive in condizioni di povertà, in base agli ultimi dati; in Romania lo è uno su tre. Comunicato stampa integrale, Richiesta di azione di Eurochild e rapporto sull'impatto della crisi economico-finanziaria su bambini e giovani. JRS-Europe: la povertà dei migranti forzati in Europa come risultato delle politiche degli Stati! In occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione e la Giornata mondiale per lo sradicamento della povertà, Jesuit Refugee Service Europe (JRS) ha posto l’attenzione sulla situazione tragica dei migranti forzati in Europa. Maggiori informazioni . I sindacati chiedono 130 miliardi di euro per combattere la disoccupazione Prima di trovare un accordo su come ridurre gli stimoli fiscali, gli Stati membri dovrebbero aumentare i propri sforzi nel ridurre la disoccupazione con un investimento annuale pari all’1% del PIL di tutta l’UE, corrispondente a 130 miliardi di euro, hanno dichiarato i sindacati il 21 ottobre scorso. Maggiori informazioni. Francia: la povertà è aumentata nel 2007 Nuovo rapporto sui programmi di reddito minimo negli Stati membri dell’UE – Ottobre 2009 Hugh Frazer ed Eric Marlier, coordinatori della Rete europea degli esperti nazionali indipendenti sull’inclusione sociale, hanno prodotto un nuovo rapporto di sintesi sulla valutazione dei programmi di reddito minimo nell'UE, contenente valutazioni nazionali effettuate dagli esperti indipendenti. Croce Rossa e Mezzaluna Rossa: la crisi economica ed il suo impatto umanitario sull’Europa Lunedì 19 ottobre scorso, la Croce Rossa e Mezzaluna Rossa hanno rilasciato una pubblicazione contenente testimonianze denominata “La crisi economica ed il suo impatto umanitario sull'Europa ”. La crisi ha espulso milioni di persone dal mercato del lavoro: l’agenzia Eurostat stima che 21,8 milioni di donne e uomini nell’UE sono attualmente disoccupati. Rapporto di FRONTEX sull’impatto della crisi sulla migrazione irregolare verso l’UE Rapporto di EPC su mobilità, diritti e sviluppo umani Lo European Policy Centre (EPC) ha pubblicato il rapporto sul proprio policy briefing tenuto il 13 ottobre insieme all’ufficio di Bruxelles delle Nazioni Unite e dedicato a mobilità, diritti e sviluppo umani. Maggiori informazioni FRA: Rom e nomadi vittime di esclusione sociale e discriminazioni nell’accesso alla casa Il 20 ottobre scorso, l’Agenzia UE per i diritti fondamentali (FRA) ha presentato un nuovo rapporto, che fornisce prove sul fatto che i Rom ed i nomadi sono fortemente svantaggiati nell’accedere ad un’abitazione, sia privata che nel quadro dell’housing sociale all’interno dell’Unione Europea. Per maggiori informazioni, visitare il sito: http://fra.europa.eu Lanciata la discussione online sulla migrazione circolare Il Forum Globale su migrazione e sviluppo 2009 ha lanciato un sito Internet per dialogare sulla migrazione circolare. Maggiori informazioni Link Interessanti • Sito della Presidenza svedese: se2009.eu • Consultazioni in corso della Commissione Europea, in particolare 2 consultazioni di diretto interesse per le reti europee ed i loro membri: la revisione dei regolamenti finanziarie ed ilk futuro Libro verde sull’iniziativa dei cittadini comunitari (scadenza: 18 dicembre 2009). • Aggiornamenti sulla crisi finanziaria in Germania, Francia, Belgio, Irlanda, Italia, Lettonia
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